E’ stata effettuata un’indagine attraverso questionari telefonici e via mail ai lettori di Digital4, un’interessante rivista che mira ad informare sulle tendenze del digitale e di tutto ciò che riguarda il settore ICT. Il campione non è significativo ma consente comunque di rilevare orientamenti e trend qualitativi.
L’innovazione digitale per le Pubbliche Amministrazioni è variegata, lo confermano le risposte di 335 lettori impiegati presso aziende sanitarie, comuni, scuole ed università. Il 26% conferma di avere progetti di innovazione digitale lato dematerializzazione, il 17% indica come aspetto interessante la razionalizzazione e il consolidamento dei data center, l’11% orienta la propria attenzione verso soluzioni di cloud computing pubblico o privato e per concludere, il 10% preferisce scegliere soluzioni di data recovery. L’8% delle aziende pubbliche sta investendo in pagamenti elettronici e il 4% nelle procedure digitali per l’acquisto di beni e di servizi in relazione agli enti locali.
Le interviste hanno confermato che nei prossimi 12 mesi le Pubbliche Amministrazioni si focalizzeranno su iniziative di open e big data, analytics e business intelligence per il 39%.
Con un 36% si collocano invece iniziative di riutilizzo dei programmi informatici prodotti da altre istituzioni, in un’ottica di integrazione e capitalizzazione. Per quanto riguarda il cloud, è il 67% delle Pubbliche Amministrazioni ad avere un progetto già avviato o in fase di implementazione. Il 20% è in fase progettuale e soltanto il 13% indica di non avere iniziative di alcun genere.
Ma quali difficoltà nell’avviare i processi di innovazione digitale delle PA?
Le risposte raccolte dagli analisti evidenziano nei budget il limite più grande dello sviluppo.
Il 70% degli intervistati infatti indica come motivo principale la mancanza di risorse finanziarie.
Tra le risposte multiple si sono rivelati anche altri aspetti significativi rispetto agli ostacoli di un rinnovamento tecnologico e metodologico all’insegna dell’innovazione digitale: il 43% attribuisce la causa ai limiti organizzativi, il 46% alle barriere di tipo culturale mentre il 24% indica come ostacolo all’innovazione la complessità nel gestire l’assegnazione delle gare.
Molto importante il ruolo giocato dalla sicurezza nelle Pubbliche Amministrazioni: per l’83% degli intervistati, questo aspetto è fondamentale rispetto ai progetti di innovazione digitale e non solo per motivi legati alla Privacy e alla conservazione e protezione dei dati. La consapevolezza di quanto sia fondamentale garantire la business continuity attraverso servizi a zero latenza e la massima copertura nella Pubbliche Amministrazioni è legata alla mission di servizio pubblico.